04-05-2024 22:28

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

MILANO. Secondo la Guida Michelin sono 2677 i chilometri che separano Mirandola, provincia di Modena, da Antalya, metropoli della Turchia meridionale che si affaccia sul Mar Mediterraneo, passando per Milano. 2677 km per un sogno incredibile da trasformare in realtà

 

Vittoria Prandi


Un tragitto che domenica 5 maggio può scrivere la storia del volley con due squadre italiane, Conegliano e Milano, pronte ad affrontarsi per conquistare la più importante competizione europea per club, chiudendo un cerchio magico, aperto con i successi di Novara in Challenge e Chieri in Cev Cup, che regalerebbe uno storico ‘triplete’ all’Italia.

L’Italia del volley in rosa sogna come sogna ad occhi aperti Vittoria Prandi, secondo palleggio del Vero Volley Milano, mirandolese doc, che, dopo anni di crescente gavetta con tanti successi in A2 (promozioni a Brescia e Pinerolo) e delusioni (Orvieto), storiche salvezze in A1 (Pinerolo), non barando e non bleffando mai, pronta per la partita che ogni atleta di un club desidera giocare sin dal primo momento in cui entra in palestra la prima volta da bambina e che, nel suo caso, si possono giocare solo una volta. 

Ciao Vittoria, come stai vivendo l’attesa della finale di Champions League?

“Siamo entusiaste e cariche per questa partita che per meriti abbiamo la possibilità di giocarcela. Non capita tutti i giorni di arrivare all’atto conclusivo di una competizione così importante come la Champions League. Ci stiamo allenando al meglio perché vogliamo riscattare la sconfitta nella semifinale playoff e vogliamo arrivarci nelle migliori condizioni possibili fisiche e mentali”.

Nel corso della competizione sei riuscita a ritagliarti dello spazio.

“Coach Gaspari mi ha impiegato sin dalla prima partita con le serbe del Jedinstvo Stara Pazova e poi anche con il Mulhouse nella gara di ritorno in casa nostra che serviva per prendere i tre punti e vincere del girone. Ho giocato anche queache scampolo in semifinale con il Fenerbahçe, dando il mio contributo al passaggio in finale. Per me è stata la prima volta giocare in Europa e nella manifestazione più importante, ad un certo punto si giocava una volta ogni tre giorni, è stato emozionante, bello ed affascinante, e non vedo l’ora che arrivi il giorno della finale”.

Facciamo un passo indietro. Come è stata la tua stagione in una squadra importante come Vero Volley ed essere compagna di squadra di tante campionesse?

“E’ stato come un vivere un sogno giocare con giocatrici del loro calibro, tra le migliori del panorama nazionale ed internazionale E’ stao bello ed emozionante, allenarmi con loro, mi ha permesso di crescere tantissimo, cercando di prendere il meglio da tutti; in più si è creato un bel gruppo dove mi sono trovata molto bene. Spero di poter crescere  per centrare l’obiettivo più importante della stagione. Tuttavia ho apprezzate non solamente dal punto di vista sportivo e professionale ma anche personale nella loro quotidianità”.

Un sogno chiamato Champions League a quasi trent’anni, Vittoria, per tutti coloro che le vogliono bene, Vitti, che ricorda nel suo e vado a memoria, di getto, quella dell’ex calciatore Amedeo Mangone che, dopo anni i gavetta in serie B e serie A, alle soglie dei trentatré ha coronato la carriera con il Scudetto, cosa non da poco, a Roma sponda giallorossa. Come direbbe un cantante bolognese che “Uno su mille ce la fa ma quanto è dura la salita”, spero e ne sono convinto che Vittoria ce la farà.

 

Servizio a cura di Francesco Jacini

 

RIPRODUZIONE RISERVATA di testi e foto