20-05-2024 12:16

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

MANTOVA Un carriera lunga, anzi lunghissima e ricca di soddisfazioni sui campi da gioco dove è rimasta sempre se stessa, senza mai barare

La Pallavolo Cerea vincitrice della Coppa Italia, serie B2 nel 2011


Una donna eccezionale in campo come nella vita, piena di energia che sprigiona dai suoi occhi e come la si conosce non si può non ammirarla per la passione e tenacia che sta dimostrando da dirigente. Appese le ginocchiere al chiodo nell’estate del 2023, da vincente con la promozione di Piadena in B1, ha deciso di proseguire l'attività sportiva da dietro la scrivani . Questa è l'essenza di Irene Michelini.

L’attuale direttrice sportiva della Pallavolo Peschiera ricorda la fantastica stagione 2011-2012 quando da atleta, ruolo libero, con la maglia della Pallavolo Cerea ha conquistato uno storico double, vittoria in campionato e Coppa Italia, quando, doverosa premessa storica, l’iscrizione era aperta a tutte le squadre e giocoforza il percorso per fregiarsi della coccarda tricolore era più lungo ed impervio rispetto al presente. Dal 2009 la manifestazione è stata divisa per categorie tra B1 e B2.

Era il periodo pasquale del 2011 tra venerdì 22 e sabato 23 aprile a Montegrotto Terme nel padovano la Pallavolo Cerea di coach Stefano Ferrari, capolista del girone D ha affrontato l’importante appuntamento, insieme alla Beng Rovigo, la Vispa Padova, squadra ospitante, e baresi della Pallavolo Molfetta. In semifinale Irene e compagne hanno affrontato Rovigo, avversaria di una stagione intera per la promozione diretta in B1. “E’ stata una gara molto combattuta – racconta – dove abbiamo vinto 3-2 ed in quella gara abbiamo espresso quello che si è creato durante la stagione- Eravamo una squadra con una mentalità vincente e combattiva che non si perdeva d’animo riusciva ad uscire da cali catastrofici nel miglior modo possibile. Scendevamo in campo con l’atteggiamento del facciamo quel che sappiamo, senza strafare e fare cose allenabili. Avevamo la certezza dei nostri mezzi ed avevamo un gioco molto ordinato che funzionava bene, centrali forti a muro ed una difesa solida”

In finale avete affrontato Molfetta.

“A sorpresa avevamo eliminato Vispa che ospitava la manifestazione e sinceramente è stata meno combattuta della semifinale. Non le abbiamo fatte mai giocare, abbiamo giocato la gara perfetto e tutto ha funzionato alla grande. Era già una grande soddisfazione essere presenti sia come squadra come società, eravamo stanche ma in campo c’era un’adrenalina assurda. Ricordo un aneddoto, noi eravamo l’unica squadra che è tornata a casa durante il torneo”.

Che tipo di squadra eravate?
“Eravamo una squadra ben costruita con giocatrici di esperienza e giovani forti. Roberta Zampieri facevamo lampi e tuoni ed era il nostro principale terminale offensivo, Alessia Mazzi opposta, Cristina Montico un s2 perfetto, Camilla Adamoli e Lejla Avdic al centro ed Helena Vidal al palleggio. A questa va aggiunta una giovanissima Ilenia Pericati. Ero a Cerea da quattro anni e sono rimasta lì ancora per altri tre. Sono stati anni bellissimi, ora è difficile restare in una squadra così a lungo. E’ stato un rapporto importante tant’è che alla prima stagione ho abitato lì e che alla festa dei cinquant’anni di attività sono stata invitata e mi hanno inserito in una classifica delle atlete più rappresentative. Quando posso li rivedo sempre volentieri”.

Cosa ti è rimasto impresso a distanza di anni?

“Sono sensazioni che ti porti nel cuore. Il campionato è stato diverso perché si riusciva a fare calcoli mentre il percorso in Coppa Italia è stato tortuoso perché se si sbaglia una partita si è fuori. Puntavamo a vincere il campionato ma la Coppa è stata la ciliegina sulla torta di una stagione fantastica”.

 

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