Erica Mori (Segi Spino d'Adda)
Il successo a fatica (3-2) nel derby contro la Valetudo Monte Cremasco non infrange i sogni mostruosamente proibiti della rincorsa alla D. “Nell’ultima gara - analizza - abbiamo sbagliato noi, commettendo troppi errori. In vista delle prossime due gare contro Fadigati e Cingia dobbiamo ritornare a giocare come sappiamo. Contro Monte è stato un momento di appannamento e la stanchezza ha portato via tanta concentrazione”.
Quando il gioco...
Trasferta di Cicognolo da non sottovalutare, dunque. “Giocheremo al 100% - spiega la giocatrice originaria di Tribiano che indossa la maglai numero 12 - e dobbiamo aggredirle sin dall’inizio ed, ovviamente, giocare come sappiamo”. Nonostante i play off raggiunti Erica e compagne non vogliono accontentarsi. “Raggiungere il primo posto sarà difficile - prosegue - ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare (citando una famosa frase da un film di John Belushi, Animal House, 1978, ndr). Ci crediamo alla promozione ma sta tutte nelle nostre mani”. Nel vero senso della parola con un pizzico di testa.
D alla seconda
Nativa Tribiano, provincia di Milano, membro della leva pallavolistica lodigiano-milanese, classe 1994 (come Cecilia Nicolini, Sara Boneschi e Benedetta Brambilla), Erica, sei stagioni non consecutive alla Segi, ha già assaggiato i campi della D con Paullo (2013-14) e con la maglia della Spinese vorrebbe ritornarci da protagonista. “Può essere l’anno giusto per il grande salto. Non succede ma se succede come l’Inter del triplete - conclude e sarebbe bello rimettermi alla prova in D con Spino”. Segi una seconda casa “mi sono sempre trovata bene con tutti”ed il giallonero una seconda pelle per Erica che desidera la seconda occasione per dimostrare tutto il suo valore.
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