01-05-2024 23:43

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

ROMA. Gara delle semifinali playoff promozione tra Messina e Talmassons è stata la sua ultima gara della carriera

 

Melissa Martinelli


La trentunenne centrale romana con un messaggio che riportiamo integralmente, sui suoi profili social l'annuncio che appende le ginocchiere al chiod

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"Indipendentemente che la foto sia stata scattata con la squadra di Brescia, o con l’ultima squadra, Messina, il significato di questa immagine vale per tutte le squadre in cui abbia giocato in 20 anni di pallavolo.

Vorrei iniziare dalla prima cosa che mi viene in mente, guardando questa palla, che rimarrà per sempre speciale. Tutto ciò che mi ha donato questo sport, è impossibile da raccontare in un semplice post, probabilmente avrei bisogno di carta e penna, ed impiegherei 10 giorni per scriverle tutte. Vorrei iniziare dalla prima parola che mi viene in mente: GRATITUDINE.

Ho imparato talmente tante cose con questo sport, che probabilmente chi non pratica un sport in generale, non potrà capirmi, e spero con queste parole di far conoscere quello che è stato. La pallavolo è stata dal primo momento, un felice momento per scappare dal nuoto ( solo perché era faticoso dover fare lo stile delfino, e mi fermo qua).

Sono sempre stata una bambina VIVACE, ed una ragazza volenterosa, intraprendente e ambiziosa nel voler imparare al meglio questa disciplina, ma la cosa più bella (e trovo assurda a tratti) è che non mi sono mai posta limiti o paure. Ho sempre vissuto, soprattutto dall’età di 15 anni fino ad ora lontano da casa, e se mi fermassi a pensare a questa cosa, piangerei a dirotto, perché mi sono persa le cose più belle e brutte che accadono nella vita di tutti i giorni, ma sono veramente felice perché la famiglia non mi ha mai abbandonata.

Sono proprio del segno dell’Ariete, e piuttosto che chiedere aiuto ad altre persone, ho sempre preferito una legnata sui denti, per non dare dispiacere a nessuno, e provare a cavarmela da sola. In questi anni, ho vissuto in tantissime città d’Italia (perdendo l’accento romano in un attimo) conoscendo dei posti incredibili, ma soprattutto ho conosciuto persone meravigliose, che ancora oggi porto con me nella mia quotidianità e vi dico grazie!

Altre invece, a dire la verità, meglio l’indifferenza, ma grazie lo stesso, perché qualcosa mi hanno insegnato. Ho imparato che se non lotti su ogni pallone (anche allenamenti) hai perso un’opportunità in più per arricchirti, e quel pallone in più è proprio la differenza tra il volere ed il non.

Sono cresciuta imparando a conoscere dei lati del mio carattere, che nemmeno io sapevo di avere, e provato delle emozioni molto forti: divertimento, tristezza, felicità, incomprensione, affetto, gratitudine, delusione, preoccupazione, disgusto, rabbia, sorpresa, soddisfazione, gioia, curiosità, entusiasmo, solitudine, ecc, ecc.

Questi anni in serie A sono stati intensi, vissuti al massimo, senza soste e con incredibili sorprese (belle e brutte), infortuni, insegnamenti, e di vittorie soddisfacenti e gioiose, e sconfitte scottanti da lasciare l’amaro in bocca.

Questo percorso di 20 anni insieme, mia amica fedele, termina qui. Ma la cosa magica, cara pallavolo, è che mi hai regalato più cose positive e belle, che spiacevoli. Ed è per me un privilegio ed onore, aver condiviso con te tutti questi momenti.

GRAZIE a tutte quelle persone che hanno reso ancora più speciale questa avventura, e.. GRAZIE pallavolo, te ne sarò grata per sempre! 

Ed ora, cosa risponderò alle persone quando mi chiederanno se gioco a pallacanestro?"

Melissa Martinelli

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