27-04-2024 08:03

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

NOVARA. La centrale toscana di San Vincenzo conquista, dopo la Cev Cup del 2023 con Scandicci, il suo secondo alloro europeo della carriera

 

Ludovica Guidi in attacco e con la Challenge Cup (foto © Santi x Igor Volley)


Un torneo sportivo è come un viaggio dove si conosce la partenza ed anche la destinazione ma nel mezzo ci possono essere ostacoli da oltre passare. Secondo il maestro Oscar Washigton Tabarez è il viaggiatore che fa il viaggio e con chi lo fa.  Questo viaggio che non è stato di piacere come ha cantato una regina con i baffi, parte a settembre da Novara e termina in febbraio a Nantes nella Bretagna sulla costa atlantica della Francia ed ha attraverso i luoghi belli (Italia), impervi  per clima ed estremamente suggestivi per il paesaggio natura (Norvegia e Romania) ed epici (Grecia e Germania) di tutto il Vecchio Continente.

Un viaggio che ha avuto il suo happy end che ha arricchito la bacheca della società piemontese, che aggiunge la Challenge Cup alla Champions League del 2019, e di alcuni suoi protagonisti come coach Lorenzo Bernardi, al primo trofeo vinto da allenatore nel volley femminile, dopo ha vinto tutto da giocatore ed allenatore nel maschile. A Cristinca Chirichella, Sara Bonifacio e Caterina Bosetti ed anche alla regista Francesca Bosio, che aggiunge un Challenge Cup vinta con Chieri esattamente un anno fa. 

Anche Ludovica Guidi, una vita da centrale, a trentuno anni compiuti a dicembre arricchisce il suo personale palmares con una seconda coppa europea, bissando la Cev Cup. Un carriera sempre in crescendo, partita da San Vincenzo passando per Donoratico, gli alcuni anni di gavetta nelle minors B2, Villorba, e B1, Casciavola e San Mariano Corciano. Il debutto in A1 ad Urbino, una stagione a Evreaux in Francia, e tanta A2 tra Palmi, Brescia, Cuneo, Soverato, Ravenna. Nel 2021 il ritorno nella massima serie a Casalmaggiore dove ha contribuito ad una salvezza, giocando da titolare, la stagione successiva arriva la chiamata di Scandicci ed appunto Novara. 

Attenzione la formazione piemontese, guidata da mister Lorenzo Bernardi, è entrata dalla porta laterale tramite la Wevza Cup a settembre dove ha superato le colonne d’ercole del Volley Academy Zurigo, Terville e Vilisburg, squadra tedesca vicina al colpaccio al PalaIgor.

Ciao Ludovica, un tuo commento su questo percorso europeo dove avete vinto tutte le gare.

“Abbiamo vinto tutte le gare ma che è stato un percorso tortuoso e non è sembrata al stessa . Durante la Wevza Cup eravamo solamente in 10 tra assenze per nazionale ed infortunio siamo riuscite a spuntala al tiebreak con la squadra tedesca dove abbiamo recuperato nel tiebreak da 12-14 a 16-14. E’ stata una prova di carattere da parte nostra. Poi abbiamo affrontato Casalmaggiore in una sorta di finale anticipata, lì, causa l’infortunio di Danesi e Chirichella appena rientrata dalla nazionale, ho dato il mio apporto. Anche gli altri turni sono stati caratterizzati da alti e bassi: ad esempio ad Atene siamo arrivati con scalo ad Istanbul, abbiamo vinto 2-3 in un palazzetto molto caldo, riuscendo a gestire la gara di ritorno. Anche con il Wiesbaden il palazzetto era strapieno con un pubblico caldo. Un percorso netto che ci ha portato sino a Nantes, dove abbiamo affrontato mensilmente insieme alle gare di campionato, Coppa Italia, restando sempre nei primi posti, non abbiamo mai allentato la tensione. Prima della finale d’andata avevamo perso in campionato a Casalmaggiore, ci siamo ricompattate per ritrovare l’attenzione sull’obiettivo. La finale è stata un bell’evento con un palazzetto gremito e con intrattenimento per il pubblico, noi scuola la tensione dopo il primo set ci siamo riunite ed abbiamo svoltato per conquistare la coppa”.

Nell’ultimo set sei entrata quando hai visto cadere la palla cosa hai pensato?

"E’ stato un bel brivido. Man mano che si avvicinava al punto decisivo verso la fine del terzo set  eravamo cariche a spingere le nostre compagne. Vincere la seconda coppa europea è stato un bel percorso, anche perché l’Europa l’abbiamo girata tutta”.

Premesso che il torneo dopo i sorteggi prosegue come un tabellone del tennis è stato compiuto un giro d’Europa, lambendo i quatto punti cardine dell’orizzonte. Dopo la Wevza l’avventura è ripartita dall’Italia e l’avversaria è stata la Trasporti Pesanti Casalmaggiore, superata con un doppio 3-0. Dal paese dei santi, poeti e navigatori, la navigazione di Ludovica è proseguita verso, Randanberg in Norvegia, la terra di antiche popolazioni norrene che oggi chiamiamo vichinghi. Tra andata e ritorno sono arrivati due 3-0. La drakkar le vele azzurzorosa è salpata verso Sud: destinazione Grecia, la culla della civilt occidentale, avversaria l’Olympiakos. Dopo un lungo tragitto l’andata è stata vinta per 3-2 ad Atene ed il 3-0 a Novara ha suggellato la qualificazione ai Quarti di finale. Il cammino è proseguito verso Est, precisamente a Voluntari in Romania, Novara lascia solo set ed approda in semifinale dove ad attenderla c’era il Wiesbaden, nel cuore della Germania e del Sacro Romano Impero, città famosa per la base militare americana. Sbancato il palazzetto germanico per 3-1, è seguito il 3-1  a domicilio. L’ultimo ostacolo è stato il Nantes, gli ultimi due di quindici successi consecutivi hanno consegnato la sospirata Coppa Challenge nelle mani di Ludovica e compagne.

C'è un posto che ti ha particolarmente colpito?

"La Norvegia per i colori n del paesaggio e la natura quasi incontaminata. Ad Atene siamo uscite dopo la partita in centro ed abbiamo ammirato l'Acropoli e Partenone di notte. Il giro mattutino nel centro di Nantes mi ha ricordato la mia stagione ad Evreaux come se si fosse chiuso un ciclo”.

Due coppe in due anni.

"Sono state coppe vissute intensamente. Questa ho dato più apporto in campo ed ha un piccolo valore in più avendola vissuta in prima persona. La Cev l’ho più sentita più vicina perché vinta con una squadra toscana e nella finale di ritorno c’erano i miei famigliari ed i miei amici".

Il presente dice playoff scudetto contro Chieri.

"Praticamente ci stiamo già preparando da alcune giornate. Sarà sicuramente è sempre uno bello scontro con Chieri: una sarà a casa loro, è un palazzetto con pubblico vicino molto  al campo e dobbiamo essere brave a giocare la prima possibilità in casa nostra ed andare da loro  pensieri. I playoff sono un campionato a parte e ci possono essere sorprese. Con Chieri abbiamo giocato in Coppa Italia in gara secca e sappiamo che non dobbiamo sottovalutarle. Adesso stiamo affrontando un percorso con preparatori per pronte. Tutto il focus sarò concentrato sulla gara dei playoff".

Cev Cup, Challenge Cup, ti manca la Champions in bacheca.

“Manca anche la Coppa Italia dove non ho mai raggiunto la Final 4 ma sono arrivata in semifinale. La Champions, la ‘coppa dalle grandi orecchie’ può essere un sogno”.
Azzurro è il colore della maglia di Novara. Di azzurro si è colorato il cielo della Bretagna ed azzurro è pure il mare di San Vincenzo che celebra la sua campionessa Ludovica Guidi, esempio di tenacia e dedizione per raggiungere traguardi sempre più importanti. Non c’è il due senza il tre e la Champions League verrà da sé?.

 

Servizio a cura di Francesco Jacini

 

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