19-05-2024 23:14

Il vero occhio sul volley dilettantistico locale

Vailate come il Tibet. Dopo sette campionati ricchi di soddisfazioni, in questa stagione Elena Manzoni ha deciso di tornare nella società che l’ha lanciata nel mondo della pallavolo: la Spinese Oratorio, compiendo il suo personale Ritorno al Futuro. In esclusiva il libero giallonero si racconta a Baloo Volley

 

 

Elena Manzoni, conosciuta da tutti come Manza, è stata per anni punto di riferimento alla Pallavolo Vailate ma, dopo sette anni, ha deciso di scendere di categoria, optando per la Spino d’Adda. Un arrivo di spessore per la squadra di coach Rino Pedrazzini che nonostante l’inizio di campionato non facile pouò contare su una giocatrice di grande esperienza. Nata a Treviglio il 27 giugno 1990, da mamma Lorena e papà Alberto, durante le notti magiche di Italia 90. Solo per la cronaca quel giorno non si giocò nessuna partita ma la sera prima Verona fu fatale alle furiose rosse a, una doppietta del futuro scaligero Dragan Stoijkovic condannò la Spagna (2-1) all'eliminazione, cuiò bastò la rete di Julio Salinas, mentre a Bologna un gol di David Platt al 119' regalò all'Inghilterra il successo sul Belgio.

 

Elena, quale è stata la scelta di tornare a giocare a Spino?

“In principio l’idea era quella di smettere ma parlando con coach Pedrazzini ed il presidente Gusmaroli ho pensato di ritornare nella società dove sono nata e cresciuta pallavolisticamente. Inoltre dopo il deludente campionato scorso e causa gli impegni universitari ho pensato di proseguire nell’attività agonistica, ridimensionando gli impegni”.

 

 

Che tipo di ambiente ai trovato? Prospettive per il campionato?

“Mi sto trovando bene. L’ambiente e sereno ed il gruppo è coeso e nonostante le due sconfitte iniziali contro Pizzighettone e Piadena (due formazioni candidate alla promozione diretta in serie D, ndr) possiamo crescere e migliorare ancora. Torno in Prima Divisione dopo tanto tempo e non conosco ancora bene il livello del campionato ma da quanto ho potuto constatare sarà un campionato molto lungo ed equilibrato. Sono a disposizione del coach e della squadra nel portare la mia esperienza acquisita nelle categorie superiori”

 

La trasformazione in libero

Come detto, Elena, 168 centimetri di esplosività agonistica e simpatia allo stato puro, ha iniziato a giocare a pallavolo nella Spinese Oratorio, da anni targata Segi. “All’inizio ho praticato più discipline - ammette la bionda giocatrice dagli occhi limpidi come il mare di un atollo tropicale - tra cui il basket dove ho sono stata compagna di squadra di Riccardo Zoadelli (pallavolistica ex Reima, spinese doc, che gioca nel ruolo di libero alla Tempini Azzano Brescia) e Norma Rizzi (stella della Tec Mar Crema) ma con il volley è stato amore a prima vista”. Le spiccate doti atletiche ed un senso della posizione in campo l’ha fatta notare agli osservatori del Crema Volley; quindi la trafila nel settore giovanile violarosa e la trasformazione nel ruolo di libero con i coach Moschetti e Nichetti, attuali tecnici dell’Enercom.

 

 

Successi a Vailate

Nel 2007/2008 il ritorno a Spino, allora neopromossa in Prima Divisone, agli ordini di Giancarlo Carniti, prima dell’approdo sui lidi vailatesi la stagione successiva. “A Vailate - prosegue - sono stati anni fantastici dove ho giocato con gente incredibile e con cui ho stretto un forte legame di amicizia; a questo aggiungo gli importanti risultati sul campo dove abbiamo ottenuto due promozioni. La prima è stata una stagione perfetta dove abbiamo vinto tutte le gare giocate mentre la seconda è stata più rocambolesca perché, oltre essere stata inaspettata per certi versi, è stata legata non solo al nostro risultato ma anche a quello di altre partite”.

 

171 volte titolare

In cifre Elena Manzoni ha giocato dal 2008 al 2015 ben 171 gare in campionato con la maglia della Pallavolo Vailate da titolare, saltando pochissime partite. Tante sfide in giro per la Lombardia ma sono due le gare che più le sono entrate nel cuore. “La prima - ricorda - è stata la nostra vittoria a Rivanazzano che è coincisa con la promozione in serie D ed il successo a Vobarno, al quinto set, dove abbiamo superato una squadra fortissima e che al termine della stagione ha centrato la promozione in B2”.

 

 

Chi è Elena Manzoni fuori dal campo?

“Sono una persona estremamente determinata che quando si mette in testa una cosa la vuole raggiungere, ma quando c’è da far casino e divertirsi sono la prima. Oltre alla pallavolo mi piace fare gite enogastronomiche e viaggiare”.

 

Borsa di studio nell’Ulster

Un viaggio come metafora di una vita intensa. “Durante gli anni universitari, prima di laurearmi in scienze biotecniche a Milano, ho avuto la possibilità, tramite una borsa di studio di poter frequentare l’Ulster University di Coleraine nell’Irlanda del Nord e poi sono state due mesi a Londra dove Riccardo, il mio ragazzo mi ha raggiunta. E’ stata un’esperienza fantastica che mi ha fatto vivere in una cultura diversa e crescere umanamente. Un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo”.

 

 

Ritornando al taraflex quale è il tuo sogno?

“Prima di smettere di giocare mi piacerebbe avere una o tutte quante le mie sorelle come compagne di squadra. Loro sono ancora molto giovani ma sarebbe un sogno bellissimo”.

 

Piccole pallavoliste

Elena ha tre sorelle minori, tutte pallavoliste: Chiara, 18 anni, gioca nell’All Metals Ripalta (Seconda Divisione), Rebecca ne ha 16 e gioca nell’Under 18 della Spinese mentre l’ultima Paola, 13 anni ed interista sfegatata, nell’Under 14 giallonere. Un ritratto sportivo e famigliare che richiama per certi versi Piccole donne, il celebre romanzo di Louisa May Alcott. Le sorelle Manzoni come Meg, Joe, Beth ed Amy March, protagoniste del capolavoro letterario della scrittrice americana ed un’altra storia da poter raccontare in un prossimo futuro. Nel frattempo la redazione di Baloo Volley augura ad Elena di poter realizzare tutti i suoi sogni umani e sportivi.

 

 

 

 

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